Continuano i tentativi di proporre e vendere soluzioni più o meno disparate o bizzarre, sempre con esito irrilevante. Imperversano elaborazioni insensate su questo tema e aumenta lo spreco di energie in interminabili dibattiti su decine o centinaia di ipotesi per la creazione di nuovi top level domain di cui si è ampiamente dimostrata, nei fatti, l’inutilità – a scapito di altre valutazioni che sarebbero molto più utili per capire come cresce la diffusione della rete e come si possa estenderne l’uso in quelle ampie parti del mondo in cui l’attività online è ancora molto scarsa (vedi dati internazionali) – e in quelle aree sociali e culturali che sono ancora oggi “depresse” anche nei paesi più evoluti (in particolare in Italia).
Indispensabile analizzare il fenomeno. Seguiamo le riflessioni di Giancarlo Livraghi nel suo articolo Bizzarrie dei domain
Giancarlo Livraghi è un laureato in filosofia e pubblicitario italiano. All’inizio della sua carriera ha lavorato come copywriter. Ha inseguito fondato imporanti società di comunicaizione e ricoperto prestigiosi incarichi istituzionali. Come studioso, ha sempre seguito una visione pensiero incentrata sui valori della comunicazione umana. E’ stato tra i primi ad analizzare e approfondire internet come mezzo di comunicazione.
La sua biografia su Wikipedia e sul suo sito, Gandalf.it