Facebook, la piattaforma di social network più famosa del mondo, ha lanciato la proposta di voler creare una banca dati genetica dei propri utenti. Creato nel 2004 dallo studente Mark Zuckerberg all’università di Harvard, oggi Facebook vanta 60 milioni di utenti, un valore commerciale di circa 15 miliardi di dollari (erano 750 milioni nel 2006) ed una popolarità in costante crescita. Tantissimi quindi possono essere i potenziali dati genetici disponibili.
Lo scopo ufficiale è quello di scoprire se i membri di Facebook condividono sequenze genetiche per poter redigere così una mappa della comunità del network in base al patrimonio genetico di ognuno. Questo per consentire loro di creare, magari, un network di amici “geneticamente compatibili”.
Ai nuovi utenti del social network verrà richiesto di fornire, in modo del tutto volontario, un campione di saliva per effettuare il test del DNA. Chi accetterà questa inconsueta richiesta riceverà direttamente a casa un kit dalla 23andMe, la società creata dalla moglie del cofondatore di Google, Sergey Brin, specializzata nei test genetici per corrispondenza. Sarà sufficiente donare un po’ della propria saliva all’apposita pipetta, aggiungere qualche goccia della sostanza contenuta nel kit e rispedire il tutto al mittente. Il test del DNA è completamente gratuito e i risultati sono inviati dalla 23andMe direttamente a Facebook.
Quale sarà la reazione del popolo della rete ad una proposta così azzardata, che cerca di scavare anche negli ultimi angoli reconditi della nostra privacy? La rete ed i social network, in particolare, hanno ormai distrutto gli ultimi baluardi della discrezione e della riservatezza ed ora, ci manca solo un profilo che, oltre a svelare le nostre preferenze musicali o l’ultimo libro letto, mostrerà anche la nostra provenienza genealogica o le malattie a cui siamo predisposti. Le malelingue sottolineano come questo zelo di Facebook nei confronti della genetica non sia del tutto disinteressato: sotto ci sarebbero una miriade di inserzionisti-sciacalli pronti a sfruttare queste preziose informazioni per pubblicità super mirate e ultra personalizzate.
Preferisco limitarmi ai test genetici indispensabili e che comunque non mi dicano di che morte dovrò morire. Pare che però questa moda dei test genetici si stia diffondendo molto anche in italia e per scoprirlo basta una ricerca in google: eridanus, kemifar, testpaternita, paternita.eu http://www.paternita.eu . Passino i test genetici per provare la paternità…ma che ci debbano dire anche quali malattie potremmo sviluppare in uno scenario tipo GATTACA o The Island…