Un gruppo di studenti dell’IBM ha realizzato un nuovo sistema di riconoscimento vocale in grado di aiutare le persone non udenti. La tecnologia si chiama SiSi (Say it Sign it) e consente di ‘tradurre’ la lingua parlata (inglese, almeno per ora) con il linguaggio dei segni, grazie ad un avatar. Il sistema, che riunisce svariate tecnologie informatiche, messe a punto dal team di ricerca IBM di Hursley, nell’ambito di un programma di stage aziendale che ha riunito 80 tra i migliori studenti di tutta Europa, è in grado, attraverso un modulo di riconoscimento vocale, di convertire la lingua parlata in British Sign Language, che SiSi a sua volta tramuta in gesti. Tali gesti vengono poi utilizzati per animare un avatar, selezionato in dimensioni ed aspetto dall’utente stesso. Questo sistema offre delle potenzialità, insperate fino a qualche tempo fa, capaci di rendere la vita molto più semplice alla comunità non udente. Questo tipo di tecnologia permetterà, infatti, a qualsiasi tipo di oratore in qualsiasi contesto, sia esso didattico o scolastico, di avere un soggetto digitale proiettato alle spalle che convertirà quello che stanno dicendo in linguaggio dei segni. In questo modo, anche in mancanza di una persona che funge solitamente da interprete, ci si potrà affidare alla ‘mediazione’ di una figura virtuale elettronica animata. Il web promette di diventare, a breve, accessibile a tutte le persone non udenti.
Da Internet in poi il mondo non è più come prima. Per fortuna.
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IBM, nuova tecnologia per gli audiolesi
28 novembre 2007
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