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Come sta il giornalismo online?

di jessica 15 ottobre 2008

Ieri a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) si è tenuto il convegno “Giornalismo on line questo sconosciuto”, promosso da LSDI Libertà di Stampa e Diritto all’Informazione – dove sono stati presentati i primi dati della ricerca condotta per sondare il mondo del giornalismo online. Ancora poco si sa di questo fenomeno che continua a registrare invece consensi e successi.

Ad esporre le prime fasi di questa ricerca Pino Rea, coordinatore di Lsdi, Vittorio Pasteris, redattore a Lastampa.it, Roberto Natale e Franco Siddi, rispettivamente presidente e segretario generale della Fnsi, e Daniela Stigliano, della segreteria federale Fnsi. La ricerca terminerà solo fra 3-4 mesi ma nel frattempo si è iniziato a fare il punto della situazione con quello che si è raccolto attraverso i questionari distribuiti.

Da quello che si evince in questa prima fase il giornalista online tipo è un 37enne che da circa 6 anni scrive sulla Rete, collaborando in prevalenza con una sola testata, raccoglie materiale su internet o dai comunicati stampa ricevuti e, in più della metà dei casi esaminati (58%), non ha un contratto di tipo giornalistico. Solo il 41,67% si può avvalere di questo privilegio.

In concreto,

  • il 78,38% dei redattori esaminati svolge lavoro di desk senza reperire notizie dall’esterno, contro il 16,22% che invece lo fa;
  • le notizie maggiormente trattate sono, al primo posto, la cronaca locale (14,94%), al secondo la cultura (12,67%), seguite da politica (10,49%) ed economia (10,13%);
  • la maggior parte dei giornalisti che lavorano alla versione online delle testate cartacee tradizionali sono professionisti (57,14%) mentre nelle testate esclusivamente online sono solo il 14,29% (tra giornalisti pubblicisti e persone non iscritte all’Ordine si tocca la percentuale del 85,71%).

La sensazione generale è che il professionista online non sia abbastanza tutelato o comunque compreso. C’è un ritardo nel sistema giornalismo sul riconoscimento di questa nuova realtà che sta avanzando, forse troppo velocemente rispetto ad un apparato stantio e vecchio, ma comunque specchio del confronto odierno della nostra società con il mondo web e quindi non più ignorabile.

Come fa notare Marco Mazzei, direttore di Mondadori On Line “Ordine e Fnsi sono stati latitanti su questi temi, occuparsene ora è segno di un ritardo colpevole”. Speriamo che ricerche di questo tipo servano ad aprire gli occhi su qualcosa che, si effimero ed impalpabile, ma comunque fatto da persone in carne ed ossa.

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Una replica a “Come sta il giornalismo online?”

  1. Aldo Vincent ha detto:

    Da quest’anno verrà assegnato il Pulitzer anche ai giornali che pubblicano SOLO on line.
    GIORNALISMO ON LINE QUESTO SCONOSCIUTO
    solo ai relatori del convengo, a quanto pare…
    ehehehe
    Aldo Vincent
    giornalista on line
    http://www.giornalismi.info/aldovincent